Bye Bye Buyer, arrivano le recensioni
Questa è la recensione di Lugi Rubinelli www.retailwatch.it
Chi era, chi è il buyer? E come si comportava, si comporta?
25.05.2016
AUTORE
Luigi Rubinelli
Direttore Responsabile Retailwatch.it
Mettete insieme Chiara Romano, Marco Pallavicino, Eugenio Chelli, Bianca Maria Braghenti, Giuliana Fiorini, Teresa Rovedatti e Claudia Rumi e pensate a come possono aver scritto questo libretto. Bye Bye Buyer, Quando le donne non avevano cognome, è autoprodotto a cura di Orangeadv, via privata Cagliari 10, Milano. Eppure meriterebbe un’altra visibilità…
Chi era, chi è il buyer? E come si comportava, si comporta?
Maggio 2016. Mettete insieme Chiara Romano, Marco Pallavicino, Eugenio Chelli, Bianca Maria Braghenti, Giuliana Fiorini, Teresa Rovedatti e Claudia Rumi e pensate a come possono aver scritto questo libretto. Bye Bye Buyer, Quando le donne non avevano cognome, è autoprodotto a cura di Orangeadv, via privata Cagliari 10, Milano. Eppure meriterebbe un’altra visibilità.
. Lo hanno scritto divertendosi, si capisce,
. Lo hanno limato e riscritto in alcune parti con grande abilità,
. Sembra un testo scanzonato, ma non lo è.
. E’ un insieme di testimonianze dirette e vissute sul campo.
Spiega senza convenevoli l’evoluzione del buyer della gdo.
Devo dire che in alcuni passaggi è divertente, soprattutto per chi, come me, il buyer non l’ha mai fatto, ma li ha conosciuti da vicino, vicinissimo. E infatti si intravvedono diversi nomi, alcuni dei quali scomparsi per la teoria dell’evoluzione.
Quello di dipingere i buyer è un’impresa mai tentata ad oggi. Il buyer può essere vendicativo se riconosce malafede nello scritto e nei suggeritori dello scritto. Ma queste ragazze lo hanno dipinto con velocità e passione, senza temere ritorsioni e senza essere sgarbate. È una bella fotografia che servirà a chi scriverà in futuro di GDO e soprattutto della professione più appassionante e più ricca, in tutti i sensi, delle insegne della grande distribuzione.
Per trovare il libretto dovrete sudare, ma ne vale la pena.
Questa, invece, è arrivata via e-mail.
Ciao Bianca,
è inutile che mi presenti.
Giuseppe Calò, da 25 anni nel mondo del largo consumo e quindi anche GDO, ma dalla parte del fornitore.
Mi ha emozionato leggere della fatica di donna nel mondo del lavoro per “avere un cognome”. E quanti altri diritti le donne lavoratrici sono costrette ancora oggi a rivendicare. Le donne, le mogli, le madri in una scala sempre crescente di difficoltà e di diritti negati. Specie se al Sud.
Rivedo l’esperienza di mia moglie, assistente di direzione in un centro commerciale, con responsabilità dell’Ufficio Personale. Lo ha costruito, selezioni, rapporti con le autorità, sindacati, istituzioni.
Da neo-sposini facevo le ferie in motocicletta da single, non potendo conciliare le mie ferie con le sue. E’ arrivata la prima figlia ed hanno cominciato a guardarla male, dopo anni sono arrivati i gemelli e l’hanno guardata malissimo. Anzi non l’hanno guardata proprio. Ed è iniziato il mobbing.
Eppure il direttore francese, anche lui con tre figli, aveva il 50% delle tasse scontate nel suo paese.
Mi sono rivisto nel Marco che guarda la foto di sua figlia e fa i miei stessi pensieri. Mia figlia che sogna il suo futuro all’estero. Come darle, a malincuore, torto?
Stupendo il confronto Nord-Sud.
Da una parte la clessidra, dall’altra la cortesia e la collaborazione. Non un conflitto fornitore-distributore ma un interesse comune per raggiungere l’obiettivo comune: il consumatore, colui che paga a tutti lo stipendio.
Bello che il salto di qualità, la “sedia” sia stata offerta proprio dall’imprenditore del Sud che ha visto non il metro e barattolo, ma l’energia esplosiva, la passione, la tenacia. Sarà un caso che sono tutti sostantivi femminili?
Questo libricino, dalla lettura veloce, apre una breccia su un mondo, quello dei buyer sempre ritenuto “zona minata”. Offre molteplici spunti di riflessione sul mondo del lavoro, non solo quello femminile, sconosciuto ai più e che non viene rilevato dai rapporti Istat o dalle discussioni sul Jobs Act.
Chissà se potremo trovarlo in vendita anche all’interno dei nostri ipermercati…
Dipenderà dal buyer!